L’Hatha Yoga, conosciuto come lo yoga della forza è una disciplina che agisce sul corpo energetico, aiutandoci a mantenere l’equilibrio tra di esso e il nostro corpo fisico. I benefici di questa pratica, che ultimamente sta spopolando, ma che ha, in realtà, origini antichissime, sono molteplici. Scopriamola insieme.
Che cosa vuol dire Hatha Yoga?
Per capire che cos’è lo Yoga della forza e quale storia si nasconde dietro a questa pratica, dobbiamo, innanzitutto, studiare un po’ l’etimologia della parola.
La parola Hatha viene dal sanscrito, l’antica lingua indiana. Anche la parola Yoga è sanscrita e, sebbene, tutti ormai sanno cosa vuol dire è bene ripassare anche questo. Yoga viene dal sanscrito Yuj, che significa unire, con riferimento all’unione del corpo con lo spirito.
Hatha, invece, ha due diverse traduzioni. La prima è “sforzo”, inteso come lo sforzo fisico e mentale nel praticare la disciplina. Per questo questa pratica viene comunemente conosciuta come lo Yoga dello sforzo o lo Yoga della forza.
La seconda traduzione, invece, vede Ha come “Sole” e Tha come “Luna”. Questa interpretazione è davvero affascinante. Perché quella del Sole è considerata l’energia maschile, incanalata nel canale energetico destro del nostro corpo. Mentre quella della luna è l’energia femminile, incanalata nel canale energetico sinistro del nostro corpo.
Se si considera questa seconda traduzione, la disciplina viene spesso chiamata come lo Yoga del Sole e della Luna, probabilmente più comunemente conosciuti come lo Yin e lo Yang.
Riequilibrare l’Ha e il Tha
Se si considerano, quindi, queste due forze, l’Ha e il Tha, ci troveremo spesso nella condizione di dover riequilibrare. Ad esempio, in un periodo in cui ci sentiamo particolarmente nervosi e iperattivi, è facile che l’energia Ha abbia preso il sopravvento. Se al contrario ci sentiamo stanchi e letargici, potrebbe aver preso il sopravvento il Tha.
L’Hatha Yoga ha proprio l’obiettivo di mantenere (o di riportare) l’equilibrio tra queste due diverse energie.
L’origine dell’Hatha Yoga
Le origini dell’Hatha Yoga sono antichissime. Le si fa risalire al tantrismo e il suo fondatore è Swami Goraknath. Esso visse nel settimo secolo, fu allievo diretto di Matsyendra ed è considerato la manifestazione del Dio Shiva.
Nei suoi scritti ha riportato le tecniche e i principi della disciplina da lui fondata: l’Hatha Yoga.
Le posizioni
Come tutte le discipline dello Yoga, anche l’Hatha Yoga si compone per lo più di posizioni da riprodurre. Alternate alle posizioni ci sono, ovviamente, le tecniche di respirazione.
Come sempre lo Yoga è l’atto attraverso il quale si riesce a raggiungere la beatitudine. L’Hatha Yoga si compone principalmente di questi elementi:
- Satkarman, sono i sei atti purificatori,
- Asana, le posizioni vere e proprie,
- Mudra, i gesti,
- Pratyahara, il ritiro dei sensi,
- Pranayama, il controllo del respiro e del flusso d’energia,
- Dhyana, la concentrazione e la meditazione,
- Samadhi, lo stato d’unione dove le differenze vengono meno.
I benefici dell’Hatha Yoga
Come dicevamo i benefici che si possono trarre dall’Hatha Yoga sono molteplici. Possiamo dividere i benefici in quelli che apportiamo a livello fisico e quelli che apportiamo a livello mentale.
Nel primo caso c’è un lavoro d’allungamento muscolare, di mobilizzazione articolare e d’ossigenazione dei tessuti. Ciò porta sollievo in caso di mal di schiena, di cervicale o di fastidi lombari.
Dal punto di vista mentale, la disciplina allevia lo stress, i disturbi depressivi, l’ansia e gli attacchi di panico. Aiuta, inoltre, a gestire le emozioni e a favorire la concentrazione.
La pratica aiuta anche a fare chiarezza nella propria mente, a prendere decisioni importanti e a risolvere i problemi della vita quotidiana. Oltre che a disintossicare l’organismo, rallentare l’invecchiamento e a generare forza, energia e vitalità.