Spesso nella vita ci ritroviamo ad affrontare delle novità, ad essere un “principiante”, che sia a scuola, a lavoro o in qualsiasi aspetto della vita, e ciò ci mette ansia. Fortunatamente lo stile di vita giapponese e le pratiche dello zen ci vengono sempre incontro per ogni problema che la vita ci pone. In particolare con lo Shoshin e il Ganbaru, due concetti che ci aiutano ad approcciarci alle novità.
Cos’è lo Shoshin
Lo Shoshin è un concetto chiave nel Buddismo Zen e una parola giapponese che potremmo tradurre come “mente del principiante”.
Questo concetto, infatti, si basa proprio sull’approccio alle novità, sul mantenere sempre una mentalità aperta alle novità, con entusiasmo, umiltà e senza preconcetto alcuno.
In realtà il concetto non parla solo dell’approccio alla novità, ma del fatto che bisogna approcciarsi a ogni cosa della vita sempre come se questa fosse una novità entusiasmante. Anche quando si raggiunge un livello avanzato, che sia nello studio, nel lavoro o nella pratica, dobbiamo avere sempre lo stesso approccio che avrebbe un novizio.
Questo concetto promuove una visione del mondo con occhi nuovi, aperti alle novità, con una costante curiosità volta alla crescita personale.
Principi chiave dello Shoshin
I principi chiave dello Shoshin sono tutti volti a un’apertura mentale e senza preconcetti:
- Assenza di preconcetti: imparare cose nuove senza pregiudizi. Accogliere le nuove idee anche quando queste non sono in linea con i nostri pensieri.
- Curiosità: guardiamo sempre il mondo con meraviglia e stupore, come se fosse la prima volta.
- Evitare l’arroganza: l’eccessivo senso di fiducia ci chiude la mente all’apprendimento. Non si finisce mai di imparare.
- Crescita personale: bisogna sempre continuare a imparare e a migliorarsi, ogni giorno.
L’approccio Shoshin
Lo Shoshin è un concetto molto utilizzato nello Zen e nelle arti marziali. Esso aiuta a mantenere viva l’attenzione e a impedire che la routine e la quotidianità ci chiudono dall’apprendimento e dalla crescita personale.
Ma esso può trovare applicazione anche in tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana. Esso ci sprona a vedere ogni giorno e ogni attività come un’opportunità di crescita.
Cos’è il Ganbaru
Il Ganbaru è un verbo giapponese che possiamo tradurre con “fare del proprio meglio”, “non mollare”, “essere tenace” e “lavorare sodo”. Ma, ovviamente, come molte parole giapponesi dietro nasconde un significato molto più profondo, che è difficile da tradurre con una semplice parola o con un concetto elementare.
I Giapponesi conoscono molto bene questa parola e questo concetto, perché esso è fondamentale nella cultura giapponese tanto da diventare un vero e proprio mantra di vita.
Esso sprona al duro lavoro e alla perseveranza nel raggiungere i propri obiettivi, anche quando le circostanze non sono delle più rosee.
Principi chiave del Ganbaru
Il significato è semplice e profondo e un vero giapponese non ha bisogno di altre spiegazioni, perché il Ganbaru è un principio chiave della cultura giapponese.
Esso, inoltre, promuove la persistenza e la tenacia, continuando con il duro lavoro, senza mai arrendersi. Esso sottolinea l’importanza del duro lavoro e del fare del proprio meglio per portare a termine un compito.
Utilizzo della parola in giapponese
Ganbaru è una parola che sentirete molto spesso pronunciare da un giapponese. Ecco i suoi utilizzi principali:
- Ganbare (imperativo): traducibile con “Forza!” o “Dai!”.
- Ganbarou: traducibile con “Facciamo del nostro meglio!” o “Mettiamocela tutta!”.
- Ganbatte: è una normale forma di incitamento, traducibile con “Dai!”.